giovedì 5 giugno 2008

Alatraz è situata all'interno di un'antica fortificazione (risalente a qualche secolo prima di Cristo) che qui chiamiamo Acropoli: essa è costituita da un'altissima cinta muraria formata da massi giganteschi che per metterli uno sull'altro con tanta precisione ci sarebbero voluti dei ciclopi come Polifemo. I muri sono così alti e lisci che è praticamente impossibile scalarli o calarvisi giù senza rompersi l'osso del collo. Durante l'ora d'aria ci lasciano liberi di girare per l'Acropoli, tanto sanno che nessuno sarebbe in grado di scappare: a mia memoria non ricordo nessuno che ci sia riuscito (o che sia tornato a raccontarlo). Il bello - sempre che di bello si possa parlare ad Alatraz - è che da quassù si vede tutto il paese e che, per una qualche inspiegabile combinazione di correnti d'aria, si riescono ad ascoltare distintamente le voci che provengono dal centro della città. Credetemi: ne sentiamo delle belle!
Adesso devo andare, la ricreazione è finita, ma nei prossimi giorni vi racconterò qualche pettegolezzo gustoso. Bye.