Circola voce che, qualche sera fa, in consiglio comunale, qualcuno sia stato costretto a mandare giù un rospo bello grande.
Certo che siete ben strani in questa città: un fedelissimo berlusconiano viene eletto con i voti della sinistra plaudente, mentre viene sconfitto un voltagabbana alleanzino, ex oppositore passato ai forzisti, candidato ufficiale del cosiddetto "popolo delle libertà" e questo vi basta, questo sembra sufficiente a riempire le vostre giornate e le vostre discussioni politiche.
Chi vi capisce è bravo: dabliù a voi, all'eletto ed al trombato!
Ma non vi accorgete che questa politica diventa sempre più autoreferenziale? Che pensa solo a se stessa e se ne frega dei problemi della gente?
Sono giorni e giorni (forse mesi) che non si parla d'altro che di cariche da spartire, di chi andrà a fare il presidente di di questo o di quell'altro organismo, di chi verrà buttato fuori dalla giunta, di chi prenderà il suo posto, di chi sono i meriti di aver tolto le erbacce da un muro e di chi per primo ha pensato di tappare le buche nell'asfalto: non se ne può più!
E dei giovani senza lavoro, della droga che circola per le strade, dei pensionati (e non solo) che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese, dell'economia cittadina che va a rotoli, dell'ospedale che fa schifo (non solo esteticamente), del rispetto delle regole del vivere civile, dell'anarchia generale, chi cazzo se ne occupa?
Svegliatevi gente: è ora di far capire a queste amministrazioni che non ve ne frega un bel niente di "chi fa" l'assessore, ma che ciò che conta veramente è "cosa fa" l'assessore: da quello che vedo io, con l'aria che tira nel palazzo, potrebbero sostituire in blocco tutta la giunta e nessuno se ne accorgerebbe!
Credetemi, il rospo più grosso è quello che ingoia tutti i giorni la gente comune, costretta a combattere quotidianamente contro problemi che nessuno vede, affronta o risolve: altro che consiglio comunale!
Alla prossima.
lunedì 7 luglio 2008
giovedì 26 giugno 2008
Salve gente, e un po' che non ci sentiamo, ma, come potete immaginare, da quando qui ad Alatraz si è scopero che qualcuno ha messo in piedi un proprio blog, si è scatenata la caccia grossa. Adesso che le acque si sono calmate abbastanza, anche se con molta attenzione, posso riprendere a dire la mia.
Vedete, il bello di essere ad Alatraz è proprio il fatto di non avere più niente da perdere e, quindi, di essere liberi dentro: molto più liberi di voi che, costretti dalle convenienze e dagli ineressi personali, vi siete tappati la bocca e non dite più quello che pensate. Ormai, per coprire voi stessi ed il vostro tornaconto, non vi ribellate più ed accettate passivamente ogni cosa vi accada intorno, senza accorgervi che così facendo state diventando, sempre più, solo delle marionette nelle mani di chi vi comanda.
Ecco, la differenza tra me e voi è che io, pur prigioniero mi sento libero, mentre voi, apparentemente liberi di agire, siete diventati schiavi delle vostre convenienze, trasformandovi in zombie senza futuro, morti viventi che attraversano la propria vita senza lasciare traccia.
Ma finchè ci sarò io, finchè ci saranno quelli come me, una speranza di risvegliare le vostre coscienze ancora c'è: e proprio questa è la ragion d'essere di questo blog.
Alla prossima.
Vedete, il bello di essere ad Alatraz è proprio il fatto di non avere più niente da perdere e, quindi, di essere liberi dentro: molto più liberi di voi che, costretti dalle convenienze e dagli ineressi personali, vi siete tappati la bocca e non dite più quello che pensate. Ormai, per coprire voi stessi ed il vostro tornaconto, non vi ribellate più ed accettate passivamente ogni cosa vi accada intorno, senza accorgervi che così facendo state diventando, sempre più, solo delle marionette nelle mani di chi vi comanda.
Ecco, la differenza tra me e voi è che io, pur prigioniero mi sento libero, mentre voi, apparentemente liberi di agire, siete diventati schiavi delle vostre convenienze, trasformandovi in zombie senza futuro, morti viventi che attraversano la propria vita senza lasciare traccia.
Ma finchè ci sarò io, finchè ci saranno quelli come me, una speranza di risvegliare le vostre coscienze ancora c'è: e proprio questa è la ragion d'essere di questo blog.
Alla prossima.
sabato 7 giugno 2008
Oggi, quando siamo usciti per l'ora d'aria, siamo stati investiti da un puzzo nauseabondo proveniente dal basso. Ci siamo affacciati ai muraglioni e abbiamo scoperto che la città era completamente invasa da spazzatura non raccolta: che spettacolo!
Per noi avanzi di galera è stato un po' come tornare alle origini: noi feccia siamo e con la feccia stiamo bene! Ma voi? Cittadini che pagate le tasse, come fate a tollerare una situazione del genere?
Io al vostro posto glene avrei cantate quattro: per prima cosa mi sarei autoridotto la bolletta comunale (non vedo perché pagare per un servizio che non viene svolto), poi sarei andato a protestare sotto le finestre del Comune e, alla fine, se non avessi ottenuto nulla, la mia spazzatura la sarei andata a portare davanti alla casa del Sindaco e dei suoi assessori. Ma si sa, io non sono una persona per bene: voi,invece, sopporterete in silenzio, aspetterete con pazienza che la situazione venga risolta e, magari, la prossima volta li voterete di nuovo!
Ma siete proprio sicuri che quelli liberi siete voi?
Alla prossima.
Per noi avanzi di galera è stato un po' come tornare alle origini: noi feccia siamo e con la feccia stiamo bene! Ma voi? Cittadini che pagate le tasse, come fate a tollerare una situazione del genere?
Io al vostro posto glene avrei cantate quattro: per prima cosa mi sarei autoridotto la bolletta comunale (non vedo perché pagare per un servizio che non viene svolto), poi sarei andato a protestare sotto le finestre del Comune e, alla fine, se non avessi ottenuto nulla, la mia spazzatura la sarei andata a portare davanti alla casa del Sindaco e dei suoi assessori. Ma si sa, io non sono una persona per bene: voi,invece, sopporterete in silenzio, aspetterete con pazienza che la situazione venga risolta e, magari, la prossima volta li voterete di nuovo!
Ma siete proprio sicuri che quelli liberi siete voi?
Alla prossima.
giovedì 5 giugno 2008
Alatraz è situata all'interno di un'antica fortificazione (risalente a qualche secolo prima di Cristo) che qui chiamiamo Acropoli: essa è costituita da un'altissima cinta muraria formata da massi giganteschi che per metterli uno sull'altro con tanta precisione ci sarebbero voluti dei ciclopi come Polifemo. I muri sono così alti e lisci che è praticamente impossibile scalarli o calarvisi giù senza rompersi l'osso del collo. Durante l'ora d'aria ci lasciano liberi di girare per l'Acropoli, tanto sanno che nessuno sarebbe in grado di scappare: a mia memoria non ricordo nessuno che ci sia riuscito (o che sia tornato a raccontarlo). Il bello - sempre che di bello si possa parlare ad Alatraz - è che da quassù si vede tutto il paese e che, per una qualche inspiegabile combinazione di correnti d'aria, si riescono ad ascoltare distintamente le voci che provengono dal centro della città. Credetemi: ne sentiamo delle belle!
Adesso devo andare, la ricreazione è finita, ma nei prossimi giorni vi racconterò qualche pettegolezzo gustoso. Bye.
Adesso devo andare, la ricreazione è finita, ma nei prossimi giorni vi racconterò qualche pettegolezzo gustoso. Bye.
lunedì 2 giugno 2008
Alatraz è una grande prigione, la più grande che abbia mai visto e, credetemi, io me ne intendo. Entrare ad Alatraz non è difficile, ma è praticamente impossibile uscirne: ognuno qui ha la sua storia, più o meno brutta, più o meno triste, ed io vorrei raccontarvi la mia.
Ad Alatraz molti mi chiamano Jack "il coltello", ma per voi sarò dabliù, doppia vu, come il doppio vaffa che indirizzerò alle persone che non mi vanno a genio, doppia vu, come "viva" (la vita, la fica, la libertà: tutte cose che qui assumono un sapore particolare), doppia vu, come il simbolo del web che mi permette di parlare con voi.
Ad Alatraz molti mi chiamano Jack "il coltello", ma per voi sarò dabliù, doppia vu, come il doppio vaffa che indirizzerò alle persone che non mi vanno a genio, doppia vu, come "viva" (la vita, la fica, la libertà: tutte cose che qui assumono un sapore particolare), doppia vu, come il simbolo del web che mi permette di parlare con voi.
sabato 31 maggio 2008
Cazzo! Se state leggendo questo testo vuol dire che l'ho fatta, che sono riuscito a pubblicare un post con un vecchio telefonino assemblato alla meno peggio. Purtroppo non posso vedere il risultato del mio lavoro, ma se mi mandate qualche mail potrò capire che qualcuno ascolta la mia voce. Per oggi non posso andare oltre, potrebbero scoprirmi, ma presto tornerò a farmi sentire.
IL PRIGIONIERO DELL'ACROPOLI
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